Capitolo 3

"che.. che ci fai qui?" Chiese Akaashi sorpreso, ricordava solo di essere svenuto nel bel mezzo dell'allenamento

"Ti ho portato a casa perché hai la febbre alta, devi riposare Akaashi" disse Bokuto spingendo il più piccolo sul letto, Akaashi si stese lentamente, sapeva che cercare di controbattere con Bokuto era un impresa impossibile, Soprattutto se si parlava della salute di Akaashi, si era sempre preoccupato molto e non ne capiva il motivo, inizialmente pensava che fosse per via della pallavolo, che se fosse stato male non sarebbero riusciti ad allenarsi, ma ora non ne capiva il motivo, non riusciva a capire perchè si preoccupasse così tanto per lui, non si vedevano da mesi e pensava che il brizzolato lo avesse cancellato dalla sua memoria.

I suoi pensieri furono interrotti dalla madre.

"Bokuto, è troppo tardi, se vuoi puoi rimanere a dormire qui, non vorrei che ti accadesse qualcosa" disse mentre si avvicinava al figlio toccandogli la fronte per controllare la temperatura corporea

"la ringrazio, se non do fastidio  rimango volentieri" disse con il suo solito sorriso raggiante.

Il mondo crollò addosso ad Akaashi, non lo vedeva da mesi e così all'improvviso doveva dormirci assieme? Non sarebbe riuscito a chiudere occhio, probabilmente sarebbe rimasto a guardare il viso rilassato del più grande, sospirò e chiuse gli occhi cercando di rilassarsi finchè...

"posso dormire nella stanza di Akaashi? vorrei rimanere con lui ed assicurarmi che stia bene" disse con uno sguardo serio che non gli aveva mai visto fare. La signora annuì andando a prendere un futon nello sgabuzzino, nel mentre l'alzatore aprì gli occhi incrociando lo sguardo del brizzolato

"se hai bisogno svegliami senza pensarci due volte e mi raccomando non fare di testa tua alzandoti dal letto" aggiunse sedendosi accanto al letto di Keiji, il corvino annuì in silenzio sbadigliando "hai sonno vero? vuoi mangiare qualcosa prima di dormire? Non mangi da stamattina non fa bene" disse l'ormai ex capitano. Keiji annuì in silenzio, aveva paura di parlare, beh più che paura di parlare aveva paura di cominciare un discorso e non riuscire a portarlo avanti, aveva paura che se avesse cominciato a parlare di cose noiose si sarebbe stancato di lui prima o poi, aveva paura di perderlo definitivamente. Koutarou uscì dalla camera lasciando solo il povero Keiji con i suoi assillanti pensieri. Non faceva altro che torturarsi e preoccuparsi con tutte quelle domande senza risposta, dopo svariati minuti il ragazzo-gufo tornò in camera con un vassoio dove sopra era poggiata una ciotola con del riso caldo, mangiarono rimanendo in silenzio, Bokuto aveva le stesse identiche paure del ragazzo al suo fianco, aveva paura di non essere abbastanza per lui, aveva anche lui paura di perderlo definitivamente, infondo era proprio per questo che era andato a vedere gli allenamenti, in realtà ci era andato anche per un altro motivo, Kenma gli raccontò tutto ciò che era successo durante l'amichevole. Era stato proprio questo a dargli la forza di tornare da lui, aveva una piccola speranza e non doveva sprecarla.

"grazie Bokuto..." disse all'improvviso Keiji guardando il letto, Bokuto alzò lo sguardo su di lui sorridendo

"ma di nulla, dopotutto siamo amici no?" già... amici... non gli piaceva quella parola, voleva essere qualcosa di più per Bokuto, voleva essere al suo fianco nonostante non si sentissero da mesi, voleva stare solo con lui, ma sembrava che il brizzolato non avesse bisogno del suo aiuto e del suo sostegno, non ne era sicuro ma aveva paura di una possibile risposta. Era sempre più insicuro e stressato, all'improvviso si sentì la testa pesante, vide sfocato per qualche minuto e si teneva la mano sulla fronte facendo una smorfia di dolore, Bokuto capì all'istante che non stava bene, prese il vassoio dalle gambe di Akaashi e lo mise sul comodino accanto al letto facendo poi stendere il più piccolo che, alle azioni dell'ex capitano, rimase stupito, Koutarou non ci diede molto peso e gli sorrise cercando di rassicurarlo

"è meglio se riposi gufetto" il corvino a quel nomignolo rimase immobile a fissarlo e giurò di aver visto un velo di rossore sulle goti del suo amato capitano. Quando lo vide pensò a quanto fosse adorabile, si calmò e ridacchiò 

"va bene" disse facendogli un debole ma amabile sorriso, per poi chiudere lentamente gli occhi e addormentarsi con un sorriso stampato sulle labbra.

Bokuto sorrise alla vista di Keiji che sorrideva ma sopratutto al viso rilassato mentre dormiva. Poggiò nuovamente la mano sulla sua fronte e la sentì più calda di prima 

_sarà una lunga nottata_ pensò sospirando, poi si piegò e lasciò un bacio sulla fronte del ragazzo che era ormai sprofondato in un sonno profondo, tra le braccia di morfeo. Prese il futon che la signora gli aveva portato mentre prendeva da mangiare e lo poggiò accanto al letto del più piccolo in modo di essere pronto in caso di emergenza, si tolse maglia e pantaloni rimanendo in boxer, si mise sotto le coperte e dopo un po' di tempo, passato ad osservare il viso rilassato del corvino, si addormentò anche lui, immerso nei pensieri, ma sopratutto continuando a pensare a Keiji