Capitolo 6

Decisero di entrare in un ristorante non molto lontano dal punto d'incontro, si sedettero ad un tavolo e ordinarono di mangiare. Kuroo e Bokuto parlavano di tutto ciò che gli passava in testa, qualsiasi argomento era ottimo per passare il tempo e divertirsi, Akaashi rimase in silenzio per quasi tutto il tempo, cercando di ignorare Kenma, rispondeva solo alle domande che gli venivano fatte, e gli andava bene così, non gli andava di parlare e annoiare tutti, si era sempre sentito inferiore a tutti quelli che lo circondavano, i suoi pensieri furono interrotti nuovamente dal Brizzolato che gli tese la mano 

"andiamo o vuoi rimanere qui?" Chiese sorridendogli, Akaashi scosse la testa e si alzò dirigendosi verso gli altri, Bokuto era.. deluso, triste e confuso, aveva invitato Akaashi per passare del tempo con lui come facevano al club o ai ritiri con le altre squadre, ma Akaashi sembrava non volere lo stesso, era freddo da quando Kuroo e Kenma erano arrivati e non ne capiva il motivo, sospirò ed andò da Kuroo con lo sguardo basso

"oi che hai Bro?" Gli chiese Kuroo una volta notato il suo malumore

"È solo che ho invitato Akaashi per passare del tempo con lui ma è.. freddo, come se volesse evitarmi!" disse Bokuto disperato, non capiva che aveva il più piccolo e soprattutto perché si comportasse in quel modo all'improvviso, aveva il terrore di perderlo per sempre ma in un certo senso si sentiva come se potesse essere la cosa giusta da fare per farlo stare bene, forse Kenma si sbagliava, forse Akaashi non aveva bisogno di lui, forse doveva solo allontanarsi e lasciarlo andare per la sua strada, alla fine erano solo compagni di squadra no? Allora perché gli importava così tanto? Perché aveva così tanta paura di perderlo? 

"Non so Bro, prova a dargli del tempo, magari è un periodo difficile per lui, prova a capirlo, quest'anno avrà anche gli esami" disse il corvino cercando di consolare e calmare il brizzolato, forse ha ragione, pensò in quel momento, doveva dargli del tempo, era impegnato con gli esami e con la squadra, e non era facile, lo sapeva bene, annuì solamente.

Diciamo che quell'uscita non era stata delle migliori, certo si erano divertiti ma non come voleva Koutarou, verso le 6 di sera tornarono ognuno a casa propria, quando Bokuto entrò a casa si diresse direttamente in camera e si stese sul letto a guardare il soffitto, il silenzio invadeva la stanza solitamente rumorosa come non mai, ricordi riaffiorarono nella mente di Bokuto, ma uno in particolare lo colpì.

flashback (questo flashback ovviamente è di mia invenzione, non ho ancora finito di leggere il manga per tanto non ci sarà nulla del manga)

Era la settimana del ritiro con le altre scuole, Akaashi, Bokuto, Kuroo, Tsukishima, Hinata e Lev avevano appena finito di allenarsi e si stavano dirigendo in mensa per cenare, il capitano del Fukurodani parlava allegramente con il suo alzatore e il piccoletto del Karasuno, beh in realtà quelli che parlavano di più erano Koutarou e Shoyo, Keiji preferiva annuire e controllare che non inciampassero dato che erano troppo concentrati sul loro discorso.

Appena arrivarono in mensa Akaashi si diresse verso la classe dove dormiva la loro squadra, quando il più grande se ne accorse corse subito da lui, voleva accettarsi che stesse bene, prima di entrare accostò l'orecchio alla porta, sentì dei leggeri singhiozzi provenire dalla stanza, entrò cercando di fare meno rumore possibile, si guardò in giro e vide il più piccolo  stringere le gambe al petto, il più grande si avvicinò a lui e lo abbracciò rimanendo in silenzio, Il corvino sorpreso alzò la testa e lo guardò negli occhi

"c-cosa stai facendo Bokuto-san?" quest'ultimo rimase in silenzio stringendolo tra le sue braccia

"Mi aiuti sempre, penso sia giusto che stavolta sia io ad aiutare te" disse tenendo la presa salda

"non è nulla di che Bokuto-san, sto bene" disse il corvino asciugandosi le lacrime, Bokuto sospirò e si mise a sedere accanto al suo alzatore, lo guardò negli occhi e sospirò

"va bene, se non ne vuoi parlarne non fa nulla, ma voglio rimanere con te e farti compagnia" disse mettendo un braccio attorno alle spalle del più piccolo e stringendolo a se, Akaashi rimase in silenzio e poggiò la testa sulla spalla del più grande, godendosi il suo profumo che riusciva a calmarlo in qualche modo.

Fine flashback

In quel momento Bokuto pensò solo ad una cosa, 'Devo proteggerlo', ci stava provando in tutti i modi, ma non ci riusciva, ci stava provando con tutto se stesso ma Akaashi sembrava rifiutare il suo aiuto, e l'atteggiamento di oggi aveva confermato la sua teoria

"forse dovrei solo.. lasciarlo stare.. se ha bisogno mi cercherà no..?" Disse ad alta voce, cercando di convincersi, e infine decise, Non avrebbe più dato fastidio ad Akaashi, almeno finché non gli avrebbe scritto il corvino, non gli piaceva questa idea, gli faceva del male ma se era per il suo bene doveva farlo.

Sospirò e si girò di lato, cominciò a fissare la foto che aveva sul comodino dove erano raffigurata tutta la squadra, ma si sofferma soprattutto su un individuo, sul suo alzatore.

Dopo svariati minuti cadde nelle braccia di Morfeo, troppo stanco da resistere fino alla cena.