Capitolo 5

Akaashi stava guardando Bokuto mentre tentava di cucinare, diciamo che non era proprio il suo forte, infatti più di una volta ha rischiato di mandargli tutta la cucina in fiamme. Il corvino si alzò dal divano e si avvicinò al Brizzolato, che appena si accorse di averlo al suo fianco fece una smorfia di disapprovazione.

"Ti ho detto di rimanere sul divano" disse l'ex capitano, Akaashi gli sorrise, era uno di quei sorrisi amorevoli, uno di quei sorrisi che non gli strappavi facilmente ma che per Bokuto erano sempre pronti. Quest'ultimo appena vide il più piccolo sorridere arrossì violentemente, sentiva le farfalle nello stomaco, amava dannatamente il suo sorriso, così come amava i suoi occhi color grigio-blu, proprio come la tempesta, i morbidi capelli corvini, la pelle candida e bianca, insomma, amava tutto di lui. I suoi pensieri furono interrotti proprio dalla fonte di esse

"Se ti lascio fare tutto da solo mi fai esplodere la cucina" disse prendendo una pentola mentre ridacchiava, Bokuto si sentiva come in paradiso, tanto che rimase fermo a fissare il più piccolo per svariati minuti, finchè un rumore non lo distrasse, Keiji aveva fatto cadere una pentola, Koutarou le mise immediatamente a posto per poi tornare a prendere in braccio il più piccolo. 

"Allora ordiniamo qualcosa!"  disse poggiando nuovamente l'alzatore sul divano, stavolta sedendosi accanto a lui. 

Avevano passato tutta la giornata seduti sul divano a guardare film e a ricordare tutto ciò che avevano passato insieme e insieme alla Nekoma, tempi che volevano riportare entrambi indietro, volevano tornare a giocare insieme, a vedersi come una volta, alla fine ad Akaashi non interessava una relazione vera e propria... a lui bastava solo averlo li, al suo fianco, pronto a sostenerlo, per lui era meglio soffrire ma rimanere amici che perderlo definitivamente, purtroppo però la scuola, l'esame per entrare all'università e la squadra di pallavolo portavano via fin troppo tempo al corvino, mentre l'università ne portava via al brizzolato.

La sera, verso le sette, Bokuto se ne andò per tornare a casa, Akaashi si sentiva molto meglio ma il giorno dopo sarebbe rimasto ancora a casa come aveva promesso al più grande.

I giorni passarono in fretta e Koutarou aveva cominciato a scrivere più spesso a Keiji, infatti era molto più felice e spensierato.

Era un sabato come gli altri, Akaashi stava studiando mentre ascoltava delle canzoni rilassanti per concentrarsi meglio, finchè non gli arrivò un messaggio

Bokuto-san

'Akaashi! Io, Kuroo e Kenma volevamo

uscire, ti va di venire con noi?' 10:30 AM 

Appena il corvino vide quel messaggio si bloccò, sentì le guance andare a fuoco e il battito cardiaco aumentare. Non riusciva a credere che Bokuto gli avesse chiesto di uscire così all'improvviso, rimase fermo per svariati minuti finchè non rilesse il messaggio.

Akaashi

'Oh certo, a che ora?' 10:39 AM 

Bokuto-san

'Perfetto! Alle 11:00 in piazza, pranziamo in un 

ristorante e andiamo a fare un giro per i negozi' 10:40 AM

Akaashi

'allora a tra poco' 10:40 AM

Appena scrisse quel messaggio chiuse tutti i libri e si fiondò verso l'armadio alla ricerca di qualcosa di decente da mettere per l'uscita, è vero non sarebbero stati soli ma non erano mai usciti come semplici amici, erano quasi sempre in divisa o in tuta. 

Alla fine si mise un semplice jeans nero con un maglione blu notti, delle semplice scarpe bianche e, ovviamente, una sciarpa, essendo quasi sotto natale cominciava a fare più freddo.

Una volta pronto cominciò a dirigersi verso il punto d'incontro, era nervosissimo, non sapeva come doveva comportarsi e non voleva rovinare tutto con qualcosa di sbagliato, magari qualche azione sbagliata, il cuore mancava di un battito ad ogni pensiero, ad ogni scenetta che si immaginava, fino a chiedersi perchè aveva un effetto del genere solo con Bokuto e non anche con altre persone, che aveva di così speciale Bokuto? Decise di ignorare questi pensieri, o almeno per il momento, arrivò nel luogo prestabilito con cinque minuti d'anticipo, caso volle che Bokuto fosse già li ad aspettarli, prese un grosso respiro e si avvicinò a lui

"Akkashi! ce l'hai fatta!" gli disse sorridendogli mentre metteva un braccio attorno alle spalle del più piccolo, Akaashi stava andando il panico, non era la prima volta che faceva un gesto del genere, ma stava comunque andando in ansia, inoltre Bokuto non aiutava affatto

"si ci sono Bokuto-san" disse semplicemente, distogliendo lo sguardo

"Stai davvero bene così sai?" disse il più grande sorridendo al corvino che ormai stava andando a fuoco per quanto era rosso, furono interrotti, fortunatamente o sfortunatamente, da Kenma e Kuroo che si tenevano per mano, eh già, quei due erano fidanzati dall'inizio dell'anno, e Kenma si era messo in testa di far fidanzare anche Bokuto ed Akaashi, era proprio per questo che aveva deciso di raccontare all'ex capitano del Fukurodani l'accaduto di qualche settimana prima, in ogni caso, quando Kenma li vide fece un sorrisetto malizioso ad Akaashi che arrossì per l'ennesima volta in meno di 20 minuti, distolse lo sguardo, deciso ad ignorare l'amico, piano che non andò a buon fine.

Infatti Kuroo andò subito a salutare Bokuto mentre Kenma si diresse verso il corvino, intento a sapere tutto ciò che era accaduto nei precedenti giorni

"quindi?" chiese il biondo una volta raggiunto il suo obbiettivo

"Quindi cosa?" chiese a sua volta Keiji cercando di non finire per parlare dell'argomento che tanto odiava

"Oh non fare il finto tonto Akaashi! Lo sai cosa intendo" disse il biondino quasi spazientito mentre il corvino sospirò

"Siamo sempre amici lo sai, non è cambiato nulla!" Kozume tirò un sospiro esasperato, si chiedeva come faceva ad essere così ceco, come faceva a non capire che Bokuto ci provasse spudoratamente con lui 

"avete dormito insieme, aveva un braccio sulle tue spalle e lo sogni praticamente ogni notte, solo amici? mi stai prendendo per il culo vero?" Akaashi stava per ribattere ma fu bloccato da Kuroo che prese parola, Keiji lo ringraziò mentalmente, già non ne poteva più

"Allora andiamo a cercare un ristorante!" disse il felino con un certo entusiasmo